ASSOAMIANTO ha voluto
promuovere un importante momento di
incontro e di confronto sulle
proposte tecniche e
legislative
inerenti la gestione del
rischio amianto, prendendo in
considerazione le varie problematiche da
affrontare e le corrette soluzioni da
mettere in campo.
Come noto, riconosciuta
la pericolosità del minerale amianto ed
in attuazione di specifiche Direttive
europee, lo Stato Italiano con la Legge
27 marzo 1992 n. 257 ha dettato Norme
relative alla cessazione dell'impiego
dell'amianto.
Questa legge
prevede il divieto di estrazione,
importazione, esportazione,
commercializzazione e produzione di
amianto. Inoltre, ai sensi dell’articolo
12 del Decreto Presidente Repubblica 8
agosto 1994, il censimento degli edifici
nei quali sono presenti materiali o
prodotti contenenti amianto libero o in
matrice friabile ha carattere
obbligatorio e vincolante per gli
edifici pubblici, per i locali aperti al
pubblico e di utilizzazione collettiva e
per i blocchi di appartamenti.
Sono stati
poi emanati una serie di dispositivi
legislativi che definiscono le modalità
di attuazione dei piani regionali
amianto, di valutazione del rischio
amianto, di gestione dei manufatti
contenenti amianto, gli obblighi dei
proprietari e/o dei responsabili delle
attività degli edifici con presenza di
tali manufatti nonché le tipologie di
intervento per la bonifica dell’amianto.
Successivamente, sono state emanate
nuove norme per lo smaltimento
controllato dell’amianto, le regole per
la mappatura e gli interventi di
bonifica urgenti, è stato poi introdotto
l’obbligo per le imprese di bonifica da
amianto dell’iscrizione all’Albo
Nazionale dei Gestori dei Rifiuti
(attualmente Gestori Ambientali) ed è
stato emanato il regolamento relativo
alla determinazione e disciplina delle
attività di recupero dei prodotti e beni
di amianto e contenenti amianto.
Inoltre, il
Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81
e s.m.i. (Testo Unico sicurezza), come
noto, si riferisce anche alla protezione
dei lavoratori dai rischi connessi
all'esposizione all'amianto durante il
lavoro.
Nel corso del Seminario
in particolare sarà
illustrato
il Disegno di legge n.
2602, presentato al Senato, destinato al riordino della
normativa in materia di amianto, il quale si
concretizza in un Testo Unico che,
essendo l’amianto uno dei rischi più normati in assoluto, consiste di fatto
in una sistematizzazione delle numerose
norme attuali, derivanti da molteplici
dispositivi legislativi, e in
particolare tra questi, in primis, la
Legge fondamentale n. 257/1992, il
Decreto del Ministero della Sanità
06/09/1994 e il Testo Unico Sicurezza (D.Lgs
n. 81/2008 e s.m.i.).
La Bozza di
Testo Unico prevede 129 articoli che
comprendono norme di carattere generale,
e, tra l’altro, afferenti alla
Tutela dell’ambiente, agli Obblighi
della Pubblica Amministrazione, alla
Tutela della sicurezza del lavoro, alla
Tutela della salute collettiva, alle
Misure previdenziali, agli Incentivi per
gli interventi di bonifica, alle Misure
per la messa in sicurezza delle
istituzioni scolastiche, alle Misure per
la riconversione e la riqualificazione
delle aree industriali dismesse,
all’Istituzione dell’Agenzia Nazionale
Amianto, alle Sanzioni, alle
disposizioni processuali e abrogazioni,
alla Consulenza tecnica d’ufficio nel
rito del lavoro, alle Disposizioni per
l’ammissione delle vittime dell’amianto
e dei loro familiari al patrocinio a
spese dello Stato e così via, oltre ad
alcuni allegati.
Saranno altresì
illustrate soluzioni tecniche per lo
smaltimento innovativo dell’amianto
nonché il Progetto
Asbesto 2.0 - Amianto in Superficie
finalizzato alla Bonifica degli Edifici
Scolastici – Fase pilota, frutto della
Convenzione per il supporto
tecnico-specialistico funzionale alla
realizzazione degli interventi previsti,
tra il Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare, la Sogesid S.p.A,
Società
in house del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare del Ministero
delle Infrastrutture e l’Ancitel
S.p.A.,
società di servizi per i
Comuni dell’ANCI - Associazione
Nazionale Comuni Italiani.
Nel Dibattito finale tutti i
partecipanti avranno la possibilità di
portare la propria testimonianza, di
porre quesiti e di indicare le proprie
proposte.