Campagna amianto: "nemico" treno

 

 

Nell’1995, in Italia, piu’ di 3000 carrozze ferroviarie contenenti amianto vengono trovate abbandonate dalle FS in centinaia di piccole stazioni. Con azioni, sempre pacifiche e nonviolente, e con un attento monitoraggio su tutto il territorio, Greenpeace è riuscita a portare il problema amianto in primo piano tra i vari scandali italiani. Così facendo Greenpeace ha ottenuto l’avvio di un grande piano di bonifica delle carrozze amiantate di proprietà delle Ferrovie dello Stato coinvolgendo così non soltanto quelle ormai dismesse ma anche quelle ancora in servizio. Per comprendere l’ importanza diella campagna avviata da Greenpeace in questi anni, bisogna interrogarsi sul cosa sia questo "amianto" e perchè merita tanta attenzione. L’ amianto è un minerale con proprietà termoisolanti, molto usato nel passato in quanto permetteva un perfetto isolamento acustico e termico; per questo motivo fu largamente usato nelle abitazioni ed era addirittura presente nelle tute dei pompieri poiche’ ottimo coibente per il calore. Purtroppo l’amianto è anche un prodotto altamente cancerogeno, e i danni che provoca alla salute dell’uomo sono conosciuti fin dal ‘70. Negli USA esso è infatti riconosciuto quale prima causa di morte per cancro: nel 1978 un resoconto del Governo federale rese noto che da quel anno ben il 17% di tutte le morti per cancro future erano da attribuire all’amianto. Pur conoscendo questa pericolosità, soltanto nel 1993 in Italia si è potuta avere una legge quadro dopo un lungo iter parlamentare; essa vieta l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto o di prodotti contenenti amianto. Nonostante cio’ il pericolo amianto è ancora presente; e non è raro avere notizia di situazioni di particolare pericolosità e di ovvia illegalità che coinvolgono apparati o aziende di grande dimensione che si muovono in un alone di tacito consenso. C’e’ così da riflettere sui tentativi fatti dalle FS, non si sa quanti riusciti, di eliminare l’amianto dalle proprie carrozze non decoibentandole in loco (come prevede la legge sui rifiuti tossicci), bensì inviandole ai paesi dell’ est europeo per una piu’ facile ed economica soluzione. Greenpeace è riuscita con numerose denunce e richieste di chiarimenti agli organi competenti, ottenendo almeno una buona copertura informativa da parte dei mass media sul problema amianto ma nonostante cio’ da parte delle FS non c’e’ stato altro che silenzio. Altro caso clamoroso messo in luce da Greenpeace nella campagna anti-amianto è sempre da ricondursi al 1993 quando fu reso noto all’ opinione pubblica mondiale la situazione in cui versava il famoso transatlantico "SS United States" (vinse nel ‘61 il nastro azzurro) che una volta dismesso negli anni ‘70 fu trasformato in un gigantesco contenitore di rifiuti tossici galleggiante di difficile smaltimento. Greenpeace denuncio’ così il tentativo di esportazione illecita della nave nonchè le condizioni sanitarie inaccettabili nelle quali lavoravano gli adetti. In tutta questa situazione c’e’ da chiedersi quanti morti e malati di cancro servono per vedere, se non immediatamente risolta, almeno seriamente affrontato il problema amianto.

 

(Fonte: Greenpeace)